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Sussidiarietà ed economia nuovi paradigmi di sviluppo in Italia

28 giugno 2005, Milano

Convegno organizzato dalla Fondazione Edison

La sussidiarietà orizzontale riguarda la corretta ripartizione di funzioni tra Istituzioni, Società, Mercato. Si vuole in tal modo riflettere su forme di liberalismo comunitario o liberalismo sociale con il quale soggetti organizzati nella Società possono servire a far funzionare meglio sia le Istituzioni che il Mercato.
E’ noto come la sussidiarietà verticale sia andata assumendo crescente rilevanza in Italia negli ultimi 15 anni in seguito alla affermazione di questo principio nei Trattati della UE. La riforma del Titolo V della Costituzione Italiana attuata nel 2001 ha introdotto il principio di sussidiarietà verticale che riguarda la ripartizione di livelli di governo tra UE, Stato, Regioni, Municipalità. In tale riforma costituzionale, vi sono anche spunti sulla sussidiarietà orizzontale ma non adeguatamente sviluppati.
Lo scopo del Convegno è quello di valorizzare la sussidiarietà orizzontale e di valutare la portata di un modello istituzionale, civile (sociale), economico che dovrebbe caratterizzare l’Italia del XXI secolo. La nostra storia nazionale ha adottato vari “modelli” talvolta consapevolmente altre volte inconsapevolmente, talvolta cercando di importarli da altri Paesi, altre volte generandoli in via autonoma. Raramente un modello o paradigma ha trovato una espressione concettuale completa perché spesso gli eventi, pur di grande rilevanza, non sono stati colti nella loro forza innovativa anche sotto il profilo del paradigma generale di cui erano portatori.
Così spesso è accaduto che l’Italia esprimesse acritica ammirazione e tentativi di emulazione verso modelli di altri Paesi che non erano del tutto (o non erano in alcun modo) adatti al nostro. Considerando i grandi modelli politici ed economici che hanno caratterizzato il XIX e il XX secolo, ci riferiamo non solo a quelli della social-democrazia e del liberismo, ma anche alle loro varianti come il nazional-dirigismo francese, il social-lenderismo tedesco, il liberal-pionierismo anglosassone.
In questa vicenda di non-progettazione sono però nate in Italia delle iniziative spontanee che da un lato hanno avuto successo e dall’altro probabilmente danno le fondamenta di fatto per un paradigma concettuale del liberalismo comunitario e della sussidiarietà. Lo scopo del Convegno è di valutare se davvero sia così, partendo da una approfondita conoscenza dello sviluppo italiano postbellico.

Invito del Convegno
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